Un investigatore privato è un professionista che ha il compito di scoprire e carpire informazioni e prove, attraverso lo svolgimento di indagini, per conto di committenti, per corroborare o confutare la tesi da questi sostenute.
La sua figura lavorativa può essere molto utile nella risoluzione di questioni personali, legali e finanziarie. Il fulcro dell’attività riguarda la ricerca approfondita, l’individuazione, la raccolta e la rielaborazione delle informazioni allo scopo di raggiungere il risultato voluto dal cliente.

 

Come diventare un investigatore privato

 

Fino a qualche anno fa la normativa in materia era contenuta nel T.U.L.P.S. (Testo Unico della Legge di Pubblica Sicurezza) del 1931, nella versione originaria, ma da alcuni anni sono entrate in vigore nuove disposizioni che disciplinano la figura.
I nuovi requisiti prevedono, per poter esercitare la professione investigativa, l’obbligatorio ottenimento di una licenza professionale rilasciata dalle autorità competenti.

Sono previste per legge quattro figure differenti:

1. Investigatore privato titolare;
2. Investigatore privato dipendente;
3. Informatore commerciale titolare;
4. Informatore commerciale dipendente.

L’investigatore privato titolare di istituto deve possedere una laurea in uno degli ordinamenti universitari previsti dalla legge o deve avere svolto un periodo di pratica, per almeno un triennio, presso un altro investigatore privato autorizzato. Infine deve aver partecipato a corsi di perfezionamento teorico – pratico organizzati da strutture universitarie o enti riconosciuti. In alternativa può anche avere svolto attività di indagine nei reparti investigativi delle Forze di Polizia per un periodo non inferiore a 5 anni.

L’investigatore privato dipendente deve possedere almeno un diploma di scuola superiore, avere svolto un periodo di pratica, per almeno un triennio, come collaboratore per le indagini elementari presso un investigatore privato e avere partecipato ai corsi di perfezionamento teorico – pratico. In alternativa, come l’investigatore privato titolare, può aver svolto attività di indagine nei reparti investigativi delle Forze di Polizia per un periodo non inferiore a 5 anni.

La normativa ha introdotto altre due figure che hanno il compito di reperire e gestire i dati e le informazioni sulle attività economiche: informatore commerciale titolare e informatore commerciale dipendente. Il primo deve essere in possesso di una laurea oppure risultare iscritto al registro delle imprese come titolare di impresa individuale o amministratore di società di capitali o di persone. Il secondo può avere anche solo il diploma o documentata attività di indagine presso i reparti investigativi delle forze di polizia e deve avere partecipato ai corsi di perfezionamento teorico – pratico.

Solitamente un investigatore privato inizia la sua attività lavorativa in un’azienda già avviata che gli consente di imparare bene la professione. Successivamente sono molti coloro che decidono di aprire la propria agenzia per gestire il lavoro autonomamente. Alcuni si specializzano, anche, in determinati settori come l’assicurativo, il finanziario, l’informatico, l’aziendale e il legale.

 

Come opera in concreto un investigatore privato

 

I servizi offerti da un investigatore privato possono essere molteplici: dalle semplici ricerche sul passato di una persona si può giungere, ad esempio, alla ricerca di persone scomparse, oggetti smarriti, investigazioni su crimini informatici, frodi assicurative o casi di spionaggio industriale.

L’ottenimento delle informazioni utili al conseguimento del caso avviene attraverso azioni differenti, nello specifico:

• Appostamenti
• Pedinamenti
• Ricerche online
• Foto e riprese
• Registrazioni di conversazioni
• Sopralluoghi con il consenso del titolare del posto
• Interrogatori
• Telefonate
• Accesso ai database
• Accesso agli uffici pubblici

Le fonti di informazioni utili sono due: documenti e persone. I documenti sono individuabili attraverso ricerche d’archivio o indizi su giornali, email, chat e profili social. La ricerca avviene sia tramite documenti cartacei che digitali tramite l’OSINT.
Le persone, al contrario, devono essere interpellate per riuscire ad ottenere informazioni utili: l’investigatore deve essere in grado di relazionarsi con terzi, per ottenere ciò di cui ha bisogno.

Un metodo operativo frequente e caratteristico dell’investigatore privato è il pedinamento, essenziale nella più vasta molteplicità di incarichi: dalla ricerca delle prove di un’infedeltà coniugale, ai controlli per le assenze sul posto di lavoro di un dipendente.
Il professionista può rimanere appostato per diverse ore nello stesso luogo oppure spostarsi senza farsi notare, seguendo l’altra persona.

Tutta la documentazione raccolta dall’investigatore può essere utilizzata in sede di dibattimento. Le prove, solitamente presentate con video o foto, possono essere impiegate, se sono state raccolte senza violare alcuna legge, soprattutto quelle riguardante la privacy, già esplicitate parlando del codice deontologico di avvocati ed investigatori privati.
Lo specialista può, anche, deporre durante un processo come testimone confermando la documentazione presentata e comunicando ciò che ha visto durante gli appostamenti.

 

Competenze di un investigatore privato

 

Sono molte le competenze richieste a un investigatore privato, tra queste sicuramente vi sono:

  • Padronanza delle tecniche di investigazione
  • Capacità di osservazione
  • Competenze di utilizzo di supporti tecnologici, quali ad esempio, fotocamere con teleobiettivi, visori notturni etc.
  • Doti analitiche
  • Conoscenza di psicologia investigativa
  • Costanza, tenacia nel perseguire gli obiettivi
  • Discrezione
  • Flessibilità

 

Disposizioni da seguire

 

Un investigatore privato deve prestare molta attenzione, nello svolgimento della professione, alla normativa che regolamenta il suo lavoro.
Il D.M. 269/2010 stabilisce, infatti, alcune regole da seguire, tra queste:

  • L’attività può essere svolta solamente dopo il rilascio di un’apposita licenza da parte delle autorità competenti
  • È vietata l’intercettazione di una conversazione riservata tra due soggetti realizzata da una terza parte. Al contrario è possibile registrare una conversazione eseguita da una delle parti in causa nei confronti di un altro soggetto
  • Il professionista deve ricevere dal committente un mandato per iscritto che specifichi i motivi delle indagini a cui l’investigazione si riferisce
  • Le indagini devono essere seguite solo dal soggetto incaricato
  • L’investigatore privato deve fornire al soggetto titolare dei dati l’informativa privacy, a meno che non contrasti con la finalità delle indagini o non risulti impossibile
  • I dati sensibili (sesso, orientamento politico, giudiziario, ecc.) possono essere trattati solo per specifiche finalità, ovvero in sede giudiziaria o per far valere i diritti della persona, o alla propria libertà
  • I dati raccolti devono essere cancellati al termine delle indagini.

 

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